Storia

Le meraviglie archeologiche dell’Oristanese e del Montiferru

Un viaggio nella Sardegna più antica

Visitare l’Oristanese e il Montiferru significa immergersi in un museo a cielo aperto, dove ogni pietra racconta una storia. Tra coste incantate, altopiani basaltici e boschi fitti, si nasconde l’eredità di una civiltà che ha lasciato tracce indelebili nella memoria dell’isola e del Mediterraneo. Qui, il passato emerge con forza attraverso nuraghi, pozzi sacri, domus de janas, città punico-romane e necropoli. Dai grandi insediamenti nuragici ai luoghi di culto preistorici, ogni sito racconta un frammento dell’anima antica dell’isola.

Ecco i principali siti della zona:


1. Area archeologica di Tharros (Cabras)

Uno dei siti archeologici più famosi della Sardegna, Tharros fu una città prima nuragica, poi punica e infine romana. Situata sulla penisola del Sinis, affacciata sul mare, conserva resti imponenti: templi, terme, strade lastricate, necropoli e un sistema urbanistico che riflette secoli di storia mediterranea. È il simbolo dell’archeologia sarda a livello internazionale.


2. Pozzo sacro di Santa Cristina (Paulilatino)

Capolavoro dell’ingegneria nuragica, questo straordinario pozzo sacro risale al IX secolo a.C. e presenta una struttura perfettamente simmetrica, costruita con una maestria sorprendente. È ancora oggi attivo nei fenomeni di allineamento astronomico, come durante gli equinozi. Intorno al pozzo si trovano un villaggio nuragico e resti di un tempio cristiano, segno della continuità cultuale del luogo.


3. Complesso nuragico di Tamuli (Macomer)

Situato nella parte nord del Montiferru, Tamuli è un sito affascinante che unisce architettura nuragica e misteriose statue “betili”. Il sito comprende un nuraghe, tre tombe dei giganti e sei menhir antropomorfi, tra i più enigmatici dell’isola. La fusione tra funzione funeraria e simbolismo rende Tamuli un luogo unico nel suo genere.


4. Nuraghe Losa (Abbasanta)

Uno dei nuraghi meglio conservati della Sardegna, Nuraghe Losa è una struttura complessa con pianta trilobata, cortile e ambienti interni ancora accessibili. È un perfetto esempio dell’architettura militare e civile nuragica, utilizzato anche in epoca romana e medievale.


5. Necropoli di Mont’e Prama (Cabras)

Famosa per il ritrovamento dei Giganti di Mont’e Prama, statue colossali scolpite in arenaria, uniche nel Mediterraneo, risalenti all’VIII secolo a.C. La necropoli, scoperta nel 1974, ha riscritto la storia della civiltà nuragica, dimostrando un livello di organizzazione e simbolismo superiore a quanto si pensasse.


6. Nuraghe Santa Barbara (Bauladu)

Un altro notevole esempio di nuraghe complesso, collocato in posizione dominante sul Campidano. L’area ha restituito anche ceramiche e reperti che testimoniano una lunga frequentazione, dal Bronzo recente all’epoca romana.



8. Area archeologica di Cornus (Cuglieri)

Città punico-romana famosa per la battaglia di Cornus (215 a.C.) durante la Seconda Guerra Punica. Il sito comprende resti urbani, un tempio punico e una basilica paleocristiana, e si affaccia su un paesaggio costiero mozzafiato.